“Conviviale virtuale”, presso sei ristoranti, in periodo Covid
Un altro grande successo!! Martedì 2 giugno 2020, l’iniziativa dell’Accademia, grazie ai ristoratori nostri partner, ha fatto consegnare oltre 400 piatti!!!
L’Accademia per la Città, non è stato e, a maggior ragione, non è oggi, uno slogan privo di significato. Accademia per la Città significa forte legame con il nostro territorio ed attenzione ai problemi della Città e di coloro che nel tempo ci sono sempre stati vicini: i nostri Ristoratori di riferimento, quelli che hanno supportato le nostre iniziative, prima tra tutte Stoccafissando.
La decisione di allargare a tutti i nostri Ristoratori la possibilità di partecipare a questa seconda conviviale virtuale in periodo di Covid, è stata sicuramente giusta ed è stata apprezzata dai soci, dai ristoratori e dai simpatizzanti, alcuni dei quali hanno deciso di associarsi.
Hanno partecipato: Il Ristorante Gino, la Trattoria Carotti, la Degosteria, e l’Osteria della Piazza, tutti di Ancona; L’Arnia del Cuciniere di Falconara Alta e la Cantinetta del Conero di Osimo.
Il giudizio sulla bontà dei sei stoccafissi è stato ampiamente positivo. Ai Ristoratori non abbiamo imposto una ricetta, abbiamo solo chiesto loro di interpretare il piatto classico della nostra tradizione. Sei stoccafissi diversi l’uno dall’altro, ma tutti ugualmente buoni.
Rassegna stampa: Corriere Adriatico, 6 giugno 2020
Serata conviviale al Ristorante Gino
Serenissimo Baccalà
ISBN 8885460623
Il baccalà è uno dei piatti tradizionali della cucina italiana e, soprattutto, di quella veneta. Gustoso, diverso, popolare e raffinato insieme. Ogni regione ha la sua ricetta tipica, lo cucina alla sua maniera: bianco o rosso, alla veneziana o alla vicentina, alla genovese o alla messinese, alla maniera dei frati o delle monache. Ma come è arrivato in Italia e come arriva oggi? Quali sono i segreti e le ricette da un capo all’altro della penisola? Il libro vi offre le risposte che cercate. Viaggia dalla laguna alle isole Lofoten, al Circolo Polare Artico. Lassù gli stoccafissi vengono appesi al vento e alla neve. Seguendo il merluzzo che diventa baccalà fino alle nostre tavole. Storia, ricettari, documenti e realtà. Dagli ultimi battitori all’ultimo mulino, un viaggio avventuroso, curioso, ma soprattutto saporito.
Il libro, ricco di illustrazioni, riporta la storia della famiglia Tagliapietra da Burano, un’azienda che sceglie come prodotto il baccalà e partendo dai mercati tradizionali come quello di Genova decide poi di recarsi direttamente alle isole Lofoten, a nord della frastagliata costa norvegese, culla del baccalà e del suo mercato a livello mondiale.
Ora siamo davanti a certe precisazioni linguistiche, poiché l’originario merluzzo diventa stoccafisso una volta posto ad essiccare al vento freddo e secco del nord; talora chiamato nasello, non con esatta proprietà; il termine baccalà riguarda particolarmente la cucina, e questa specialità trova nel Veneto l’area più affine per motivi anche storici.
Viene offerta un’interessantissima storia sulla ‘scoperta’ dello stoccafisso, storia che parte da un naufragio. I naufraghi superstiti, una decina in tutto, furono accolti dagli abitanti dell’isola di Røst, da cui ripartirono il 15 maggio 1432. È Pietro Querini a redigere la cronaca degli eventi; scrive tra l’altro: “I stocofis secano al vento e al sole senza sale perché sono pexi di puoca umidità”. Attraverso poi Marco Manart lo stoccafisso giunge a Venezia e inizia il commercio di questo pesce, un tempo a buon mercato, ma oggi assai più costoso e ricercato.
Di come la Serenissima fosse accorta a prevenire imbrogli e a tutelare la salute dei suoi cittadini lo si evince dal divieto (giugno 1762) di vendere merce ittica contraffatta – si usava tenere lo stoccafisso in acqua impregnata di calce – o addirittura nociva. Si pensi che a Venezia il controllo sulla sanità esisteva fin dal 1486, e ovviamente era esteso a tutte le merci. Un libro quindi che riferendosi a un soggetto alimentare diventa portatore di dati storici di un ‘fenomeno’ non solo commerciale ma anche culturale. Le varie ricette saranno utili per tutti i buongustai: lo stoccafisso, oltre alle qualità organolettiche, è un alimento povero di grassi e ricco di proteine.
Gemellaggio con gli Amici del Verdicchio
26 novembre 2019
Gemellaggio fra l’Accademia dello Stoccafisso all’Anconetana e l’Associazione “Amici del Verdicchio” dei Castelli di Jesi, Osteria della Piazza, Ancona, chef Elis Marchetti.
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Vivere Ancona |
Stoccafissando 2019
30 ottobre 2019 – Ristorante La Fonte-See Bay Hotel, Portonovo
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Comunicato stampa dell’Accademia 08-11-2019 Comunicato stampa del Comune di Ancona Vivere Ancona |