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Accademia dello Stoccafisso all'Anconitana

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Archivio 2017

Auguri Festività Natalizie e Benemerenza 2017

Accademia dello stoccafisso all’anconitana

  •  Domenica 17 dicembre all’Hotel Fortino Napoleonico – Portonovo – AN

           Ai Soci dell’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana

Carissimi Soci,

vi invitiamo all’appuntamento con il tradizionale scambio degli auguri per le festività natalizie.

In tale particolare occasione, l’Accademia consegnerà la Benemerenza 2017 alla Associazione AVULSS di Ancona Onlus C  – nata nel 1982, come nucleo locale di Ancona dell’Associazione AVULSS nazionale, e ora associazione autonoma, é una organizzazione di volontariato senza scopo di lucro, con fini di solidarietà, costituita da volontari che prestano il proprio servizio, libero, personale, gratuito ed organizzato nel campo socio sanitario.

L’attività di fondo dei volontari AVULSS è quella di offrire sostegno psico-sociale a quelle persone che si trovano sole ad affrontare una situazione di disagio dovuta a malattia o solitudine presenti sul territorio nazionale.

Avulss di Ancona

Obiettivo prioritario dell’Associazione AVULSS di Ancona è quello di fornire, alle strutture presso le quali opera o con le quali viene in contatto, un servizio di “collaborazione” competente, organizzato e continuativo. In questa ottica l’Associazione ha stabilito con gli Ospedali Riuniti di Ancona, l’INRCA e i Comuni di Ancona e Numana, delle convenzioni nelle quali sono definiti i reciproci diritti e doveri.

Informazioni più dettagliate su: http://www.avulssancona.it/

Programma

12,35 – Presentazione dell’attività dell’Avulss di Ancona e consegna Benemerenza 2017.

13,00 – Pranzo

Menu

 Savarin di polenta gratinato con fonduta di pecorino  di fossa e guanciale croccante,

Polpettina di lenticchia,

Coratella stufata con cipolla rossa caramellata,

Millefoglie di pane Carasau con mousse di ciauscolo e paccasassi,

Rollatina di coniglio in porchetta con finocchi croccanti e arancia

* * *

Risotto ai frutti di bosco, mirtilli e robiolina affumicata

 Tortello di ricotta con crema di radicchio e speck croccante

* * *

Faraona ripiena alla verza e tartufo,

Tortino di verdure,

Maialino arrostito alla mela rosa dei Sibillini,

erba strascinata,

Spiedo di manzetta marinata alla diavola.

* * *

 “Scrigno”

Bignè con craqueline alla nocciola, panna chantilly al caramello

e gelato alla panna con caramello salato

Acqua, caffè e vini in abbinamento suggeriti dai nostri sommelier.

NB: Per informazioni e prenotazioni, si prega telefonare al Segretario Gilberto Graziosi 335 1303495

(e-mail: info@accademiadellostoccafisso.com) entro il 13/12/2017.

 

A coloro che non potranno partecipare auguriamo di passare serene e felici festività assieme ai propri cari

 

Il Presidente  Giuseppe Pandolfi

Archiviato in:Archivio 2017, Eventi Contrassegnato con: accademia dello stoccafisso all'anconitana, Ancona e lo stoccafisso, Auguri, AVULSS ANCONA, hotel fortino napoleonico, portonovo Ancona, stoccafisso

Una storia d’amore anconitana

Domenica 5 Novembre 2017 ore 17.00 – Ridotto delle Muse di Ancona

Ingresso libero

Un appuntamento dove l’Accademia dello stoccafisso all’anconitana racconterà il legame di un piatto che dal 1600 è legato alla tradizione delle famiglie e della marineria cittadine per approdare poi sui tavoli delle cantine e delle trattorie e, più tardi, dei ristoranti, diventando parte integrante della cultura popolare
cittadina.
La Storia, le storie  saranno raccontate per  mantenere viva una comunità che ha dichiarato, lo stoccafisso all’anconitana, il “Gusto di un’Identità” e rappresenta per molti anconetani un rito di adesione a un’identità locale

E’ nel DNA dell’Accademia diffondere e valorizzare la conoscenza delle componenti del gusto gastronomico e tradizionale del territorio di appartenenza, nelle componenti appunto storiche e di costume.

E’ nel DNA promuovere e sostenere iniziative che interpretino al meglio la gastronomia (ma anche la vitivinicoltura e l’olivicoltura), che diventa un mezzo per raggiungere finalità di carattere sociale, civile, culturale e di ricerca etica e spirituale

“Tradizione non è culto delle ceneri ma custodia del fuoco”.
Omaggiare la tradizione non è “chinare il capo al passato”, non è lasciare alle “ceneri del ricordo” il compito di portare fino a noi le immagini di un tempo ormai andato.

Omaggiare la tradizione è ben altro: è mantenere vivo quel “fuoco” che brucia vispo nei solchi lasciati dalle vite di chi abita questa terra, alimentarlo con storie evocative ed emozioni travolgenti. Ciò che rende così affascinante il fuoco è la sua indomabilità, è impossibile imprigionarlo così come è impossibile impedirgli di bruciare. Ecco che nasce la necessità di costruire un riparo, dove non si opprime la sua fiamma ma la si plasma, la si lascia ardere fiera seppur in balia del nostro volere.

La tradizione vuol dire consegnare al presente i tesori del passato. Il collegamento forte tra passato e presente, la preoccupazione a mantenere vivo questo collegamento fa sicuramente parte del nuovo corso al quale ognuno deve impegnarsi a partecipare.

Manifesto

Archiviato in:Archivio 2017, Eventi

Bacalà alla Vicentina tra storia e tradizione

Illustrazioni e testi di Galliano Rosset

Editrice Veneta, Vicenza, settembre 2017.
Copertina cartonata con sovraccoperta, 119 pagine
ISBN 978.88.8449.833.5

Volume, con numerosi disegni e copie di documenti storici, dedicato al piatto “principe” della tradizione vicentina e che ripercorre il viaggio del “pesce-bastone” dalle Isole Lofoten in Norvegia alle terre beriche.

Il bacalà (rigorosamente con una sola “c”) è un alimento che fa parte da secoli delle nostre terre e che, da parecchi decenni, ha assunto anche una importante funzione economica e promozionale grazie anche alle Pro Loco che si sono attivate con feste ed iniziative per promuovere questo piatto tipico.

Per raccontare la storia del bacalà, Rosset parte da lontano, dal fantastico viaggio del 1431 di Pietro Querini terminato con un naufragio che portò il navigatore veneziano a scoprire lo Stockfis, nell’isola di Røst, nell’arcipelago delle Isole Lofoten al largo delle coste Norvegesi. Di lì iniziano le vicende, raccontate con maestria dalla mano di Rosset, capace, con il suo accattivante modo di scrivere ed illustrare, di accompagnare il lettore dalle tempestose coste norvegesi alle nostre tavole, in un percorso che dura secoli ma mantiene intatta la sua attualità.

 

Archiviato in:Archivio 2017, Bibliografia, Norvegia, Ricette

STOCCAFISSANDO 2017

L’ACCADEMIA IN FESTA, vedi comunicato evento cliccando su:

STOCCAFISSANDO 2017 _comunicato

Archiviato in:Archivio 2017, Stoccafissando Contrassegnato con: accademia dello stoccafisso all'anconitana, ancona, Ancona e lo stoccafisso, Carlo Latini, eventi marche, Fazibattaglia, gilberto graziosi, hotel excelsior la fonte, Joy caffè, STOCCAFISSANDO 2017

La ricetta di Umberto Polverini – Ristorante Gino

Stoccafisso all’Anconitana del Ristorante Gino
di Umberto Polverini

Ristorante Gino

Per 4 persone
Ingredienti:

1 kg. di Stoccafisso già bagnato di prima qualità ( Ragno o Westre/Prima Ancona)
1 costa di sedano verde
1/2 cipolla di media grandezza
1 carota
2 agli
1 rametto rosmarino
2 peperoncini (facoltativo)
400 gr di pomodori di collina ( 2 barattoli)
1,5 kg. di patate
1/5 litro di olio extra vergine di oliva
1/3 di litro di vino Verdicchio dei Castelli di Jesi
½ litro acqua
sale q.b.

Procedimento dello Stoccafisso:

Pulire lo Stoccafisso togliendo la spina centrale, tagliarlo a pezzi e predisporli in una teglia dal bordo alto.
Macinare sedano, carota, cipolla e rosmarino e con questo trito condire lo Stoccafisso predisposto precedentemente in teglia, aggiungendo sale q.b., l’olio extra vergine di oliva, l’acqua il vino ed i pomodorini.
Far bollire per mezz’ora ed aggiungere le patate a spicchi grandi e metterle sopra lo strato di Stoccafisso fino a coprirlo totalmente.
Lasciarlo cuocere a fuoco lento per circa 1 ora.
Toglierlo dal fuoco e lasciarlo intiepidire lentamente.
.
La classica ricetta prevedeva in passato di mettere uno strato di canne di bambù tra il fondo della teglia e lo Stoccafisso per non farlo attaccare, ma ora è sufficiente un griglia.

Preparazione del sugo diStoccafisso:

Ingredienti:

1/2 Kg. di ritagli di Stoccafisso

Odori da tritare a mano:

1 costa media di Sedano
1 Carota
1/2 Cipolla media
2 spicchi di Aglio
1 patata

Altri ingredienti:

1/4 di litro di Vino Verdicchio dei Castelli di Jesi
1/4 di litro di Olio extra vergine di oliva
3 pomodori maturi a pezzi
Peperoncino o Pepe (facoltativo) q.b.

Procedimento del sugo di Stoccafisso

Far bollire i ritagli per circa 1 ora per poi passare il tutto per usare il brodo.
Togliere bene le spine dai ritagli e tritarli finemente.
Far rosolare gli ingredienti ed aggiungere il battuto di stoccafisso ed il vino.
Aggiungere il pomodoro e la patata tritata (che sciogliendosi addenserà la salsa) e far bollire aggiungendo il brodo per circa 2 ore e mezzo.

Prima di usare lo Stoccafisso tenerlo sempre a bagno

Si consiglia come pasta da abbinare i tagliatelle, ciavattoni o polenta

Stoccafisso all\'anconitana di Umberto Polverini
Stoccafisso all\’anconitana di Umberto Polverini

I commenti dei partecipanti al CORSO DI CUCINA sullo stoccafisso all’anconitana, curato da Umberto, presso lITALCOOK di Jesi il 10 dicembre 2009.

clicca

Ristorante Gino
Piazza Rosselli, 26 – 60126 Ancona – Tel. 071 43310

Ristorante Stockfish
Corso Mazzini,16 – 60121 – Ancona – Tel. 071.8743767

Archiviato in:Archivio 2017, Ricette

TIPICITA’ in BLU (25-28 maggio 2017) l’iniziativa: “RICOSTRUZIONE E SVILUPPO. IL CANTIERE DI ANCONA AI TEMPI DI BADARACCO (1946-1969)”.

L’ass. Culturale “Uomini delle Navi”, in collaborazione con il prof. Roberto Giulianelli dell’Università Politecnica delle Marche, facoltà di economia, e ATENA Sez. Marche, presenterà nell’ambito di TIPICITA’ in BLU (25-28 maggio 2017) l’iniziativa:

“RICOSTRUZIONE E SVILUPPO. IL CANTIERE DI ANCONA AI TEMPI DI BADARACCO (1946-1969)”.

Locadina evento

Si tratta di una mostra fotografica, presso il foyer della sala conferenze alla Mole Vanvitelliana, e due conferenze, stessa sede, con titoli:

“Le navi dello stoccafisso“, tenuta dagli ingeneri navali Gissi e. Frascione il 26 maggio, e

“Ricostruzione e sviluppo. Il cantiere di Ancona ai tempi di Badaracco (1946-1969)” tenuta dal prof Giulianelli il 27 maggio.

L’ing Pasquale Frascione e l’ing. Paolo Gissi  ripresenteremo la conferenza sulle navi dello stoccafisso dopo il nostro viaggio in Norvegia, durante il quale hanno incontrato i soci delle varie sedi della “Dante Alighieri”, e potuto visitare il Museo dell’Hurtigruten e l’Archivio di Stato ad Oslo. Sia a Stokmarknes che ad Oslo hanno trovato documenti inediti utili ad ampliare la storia delle quattro navi norvegesi.

NOTE INFORMATIVE

Nel 2003 è stata l’Accademia dello Stoccafisso all’anconitana a promuovere i rapporti tra le città di Ancona e Svolvaer, il capoluogo dell’arcipelago norvegese, luogo principe di pesca del merluzzo che, essiccato all’aria, diventa stoccafisso.

É stato in questa occasione che, visitando il Museo del vaporetto postale di Stokmarkness, vedendo in una fotografia l’inconfondibile Arco di Traiano, abbiamo scoperto che il Cantiere navale dorico, alla fine degli anni ’40, aveva costruito quattro navi e che il governo norvegese, allora privo di valuta pregiata, le aveva pagate anche con un’adeguata fornitura di stoccafisso.

La nave MS Erling Jarl e Arco Traiano – Ancona

L’Accademia dello stoccafisso all’anconitana ha incaricato nel 2014,  l’Ing. Pasquale Frascione e l’Ing. Paolo Gissi, dell’Associazione ‘Uomini delle Navi, di ricercare e documentare questo particolare avvenimento che ha interessato la storia della nostra città.

  • * * * *

La conferenza del prof Giulianelli riveste senz’altro grande interesse per una rivisitazione critica di un periodo della storia del cantiere e, di riflesso, della città.
Alla conferenza sarà anche presente la figlia del rag. Giulio Badaracco, Stefania Badaracco. Le foto esposte sono in gran parte inedite e molte sono tratte dall’archivio della famiglia.
Largamente distrutta dai bombardamenti aerei delle forze alleate, quindi dai tedeschi in ritirata, Ancona si rialzò dalla seconda guerra mondiale facendo leva anche sul suo cantiere navale. Nella fase postbellica, la più grande e moderna fabbrica delle Marche fu ricostruita e, dopo un iniziale periodo contrassegnato dall’assenza di commesse, riprese la propria attività realizzando quattro mercantili per la Norvegia, cui seguirono numerose altre navi, in particolare petroliere.
Forte di abili maestranze e di un gruppo di giovani dirigenti, guidati da Giulio Badaracco, il cantiere pilotò la ripresa della città, interpretandone lo spirito di rinascita dopo le atrocità del conflitto. Fu anche teatro delle dure relazioni industriali che, riflesso dello scontro politico in atto nel paese, caratterizzarono l’Italia negli anni del “miracolo economico”.

Archiviato in:Archivio 2017, Eventi

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Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana

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Ancona (AN)

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