Stoccafissando
Anticipazioni “Stoccafissando 2010”
Saranno i vini dell’Azienda Agricola Moroder – Ancona, partner di “STOCCAFISSANDO 2010”, manifestazione conclusiva dell’anno accademico, ad accompagnare gli stoccafissi all’anconitana dei ristoranti associati ed ospiti del 15 settembre all’Excelsior Hotel La Fonte di Portonovo, Ancona.
Clicca sul’immagine per conoscere L’Azienda Agricola Moroder e le caratteristiche dei vini in abbinamento ai piatti.
Altro partner sarà l’Azienda Agricola Fattoria Petrini con……l’olio incontra lo stoccafisso all’anconitana!!!!
Clicca sul’immagine per conoscere L’Azienda Agricola Petrini
STOCCAFISSANDO 2009
Martedì 15 settembre, ore 19.45 Hotel Excelsior La Fonte di Portonovo Ancona,
Il tema dell’evento di questa edizione è “IL MERITO” e saranno premiati
Adino Messi, Chef di cucina, Presidente Onorario dell’Associazione Provinciale Cuochi di Ancona e l’Istituto Professionale Alberghiero di Stato “A. PANZINI” di Senigallia (AN).
Al Sindaco di Ancona, Fiorello Gramillano, verrà consegnata la tessera e la cravatta del sodalizio e, come prevede lo Statuto, assumerà la funzione di Presidente Onorario dell’Accademia dello stoccafisso all’anconitana.
Con la gentile collaborazione U.I.R

Olindo Ballarin, chef membro dell’Unione Italiana Ristoratori, della Trattoria LAGUNA di Cavallino di Venezia, aprirà le “danze” con il suo bacalà mantecato alla veneziana e seguiranno quindi gli assaggi dello stocco all’anconitana preparato da 22 ristoratori aderenti o candidati ad entrare nell’Accademia.
Modalità di partecipazione:
Le prenotazioni si ricevono telefonicamente (tel. 335 1303495) o via email (info@accademiadellostoccafisso.com) entro il 10 settembre 09 e dovranno essere perfezionate tramite pagamento anticipato. Proprio per questo il 12 e 13 settembre il segretario Gilberto Graziosi sarà presso l’hotel Excelsior la Fonte di Portonovo, Ancona, dalle h. 09.30 alle h.12.30 per raccogliere le quote di partecipazione.
I residenti fuori Ancona potranno concordare con il segretario, altre modalità di pagamento.
In caso di mancata partecipazione, comunicata entro il 14 settembre, la quota sarà rimborsata.
Coloro che desiderano comporre tavoli con altri soci sono pregati di accordarsi prima per poi comunicarlo all’atto della richiesta.
Dopo il 10 settembre, se le prenotazioni telefoniche non saranno confermate con il pagamento il 12 o 13 settembre, l’esclusione sarà automatica.
La tessera sociale è considerata certificazione di iscrizione all’Accademia.
I familiari dei soci sono considerati quelli del nucleo familiare.
Programma
– Ore 19.45 – Brindisi di benvenuto
– Ore 20.15 – Premiazioni
– Ore 20.30 – Inizio della cena con antipasto a base di “bacalà mantecato alla veneziana” preparato dallo chef Olindo Ballarin e poi “all’assalto” delle 22 interpretazioni preparate dai Ristoratori innaffiate dai vini COLONNARA, partner della serata:
– COLONNARA BRUT METODO CLASSICO MILLESIMATO Verdicchio Doc 2004 (per il brindisi iniziale)
– PORTONUOVO Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico 2008 (per l’antipasto)
– TUFICO Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2006, vendemmia tardiva
– LACRIMA di Morro d’Alba Doc 2008
– Spumante Dolce COLONNARA CLASS (per il dolce)
I Ristoranti associati protagonisti:
Arnia del Cuciniere
Boccon DiVino
Bottega di Pinocchio
Giardino
Gino
Excelsior La Fonte
Il Fortino Napoleonico
Internazionale
La Moretta 1897
Il Camino
Il Cardeto
Il Girasole
Il Molo
Osteria della Piazza
Osteria Teatro Strabacco
Passetto
Stockfish
I Ristoranti Ospiti:
Bontà delle Marche
Cantinetta del Conero
RED Bbq
Trattoria Dina
Villa Amalia
Stoccafissando, storia d’amore anconitana
Libro di Bruno Bravetti, 2008
Il 10 settembre, all’Hotel Excelsior La Fonte, si è tenuta l’11a edizione di Stoccafissando, anche occasione per presentare il libro dedicato al piatto della tradizione anconetana.
Giornalisti e scrittori quando scoprono che il piatto tipico della città è lo stoccafisso all’anconitana, scrivono di paradosso gastronomico perché è quantomeno strano che una città che ha un mare che offre di tutto abbia scelto di eleggere Re della propria tavola il merluzzo, pesce del grande Nord.
Bruno Bravetti, Presidente dell’Accademia dello stoccafisso all’anconitana, con il suo “Stoccafissando storia d’amore anconitana” ricostruisce il legame storico, culturale e sociale fra gli anconitani e lo stoccafisso.
“La nostra è una città nata sul mare e per il mare, gli anconitani hanno una storica perizia nella pesca, amano mangiare il pesce e lo cucinano benissimo – spiega l’autore -. E’ proprio partendo da questa consapevolezza che numerosi scrittori e giornalisti, scoprendo Ancona e il suo stocco, scrivono di paradosso gastronomico! Come è possibile, si chiedono, che gli anconitani che sono immersi al centro del generoso Adriatico, abbiano eletto a Re della propria tavola lo stoccafisso, un pesce pescato nel mare del grande Nord? E’ attorno a questo apparente paradosso che ho lavorato – prosegue Bravetti -. Con i piedi ben piantati nella nostra città, nella sua storia, nella sua cultura, ho sollevato lo sguardo sull’Adriatico e sul Mediterraneo, sull’Europa e, con una cavalcata che parte dal 1431 quando il mercante veneziano Piero Querini, naufragando a nord-ovest della Norvegia, scoprì lo stoccafisso ho cercato di ricostruire il legame, culturale e sociale fra gli anconitani e lo stoccafisso”.
Nell’ultimo capitolo intitolato “Di stoccafisso in stoccafisso in giro per la città” l’autore intreccia la storia di alcune antiche osterie con i profili umani e professionali di 26 famiglie anconitane che da più generazioni si occupano del piatto della tradizione. “Non è una guida, precisa Bravetti, ma la segnalazione che dietro ogni insegna, dalla più umile alla più importante, c’è la storia, l’aspirazione, il lavoro di uomini e di donne, di una o più generazione.”
Tra le vicende storiche, i racconti di tanti personaggi caratteristici della storia di Ancona, la ricerca delle fonti, l’enunciazioni di ricette, il piatto della tradizione da fine conoscitivo diventa strumento narrativo, lo scenario, il palcoscenico sul quale si susseguono gli angoli, i colori e i sapori di una intera comunità.
L’opera è arricchita dalla prefazione del giornalista esperto di marketing Mauro Bignami e dalla colta postfazione di Renato Novelli, docente di sociologia economica dell’Università Politecnica delle Marche.
Nel libro, quindi, (136 pagine, in libreria o www.accademiadellostoccafisso.com) il piatto della tradizione da fine conoscitivo diventa strumento narrativo, lo scenario, il palcoscenico sul quale c’è Ancona con i suoi colori ed i suoi sapori.
Fonte: ilQuotidiano.it e AnconaNotizie.it